Il mio modo di vedere e di svolgere questo delicato mestiere

Uscita dal mondo accademico mi sono resa conto che avevo appreso molte nozioni teoriche riguardanti la nutrizione e la dietetica. Sono diventata molto abile nell'elaborare diete con i più moderni software alimentari ma, paradossalmente, il rapporto con il paziente aveva ricoperto sempre un ruolo collaterale. Resami conto del paradosso dell'impostazione ricevuta ho realizzato che il mio metodo di lavoro sarebbe stato diverso da quello che mi era stato impartito. Pur andando contro corrente ho deciso che il mio modo di praticare la professione sarebbe stato moderno e innovativo.
Ritengo che il paziente debba ricoprire un ruolo primario: deve essere il protagonista del percorso nutrizionale così da poter apprendere gli aspetti di una sana alimentazione per giungere a modificare il suo stile di vita in maniera duratura.

A mio parere, affinché un piano nutrizionale sia efficace, deve essere elaborato sulle specifiche necessità di ogni singolo paziente. Il compito del professionista è fornire gli strumenti per consentire al paziente di poter apprendere un metodo corretto di alimentazione. Spetterà poi al paziente far propri questi strumenti e utilizzarli secondo le sue esigenze, acquistando così sempre più autonomia dalla figura del professionista. Il lavoro a contatto con i pazienti mi ha reso consapevole di come sia riduttivo pensare all’alimentazione solamente come Kcal e bilancia. Troppo spesso il cibo diventa un veicolo per sfogare le insoddisfazioni della vita quotidiana.

Per questo ritengo di fondamentale importanza indagare "l’esperienza alimentare" del paziente (abitudini, convinzioni, emozioni) e, con l’ausilio di tecniche motivazionali, instaurare un rapporto di fiducia per guidarlo nel comprendere che mangiare è essenzialmente un piacere, è un momento di convivialità e di socializzazione; le insoddisfazioni possono essere sfogate diversamente, magari con un po’ di attività fisica.

La mia convinzione circa l'importanza di stringere un solido legame con il paziente mi ha deciso a seguire il master in coaching nutrizionale. Questo percorso mi sta consentendo di migliorare le mie capacità relazionali oltre a sviluppare l'abilità di creare un'alleanza "terapeutica" che faciliti la compliance e il successo dell'intero percorso.